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La seduta spiritica è anche detta seduta medianica

è sicuramente una delle pratiche più famose e usate nello spiritismo. La finalità di una seduta spiritica è riunire diverse persone che hanno in comune un identico desiderio, quello di entrare in contatto con defunti o entità spirituali, rivolgendo loro delle domande precise. Per procedere ad una seduta spiritica è necessaria la presenza e l’intervento di un medium, ossia di una persona che sostiene di avere delle doti medianiche che le permette di mettersi in comunicazione con il mondo degli spiriti.

La seduta spiritica deve essere svolta in un luogo chiuso e silenzioso, seguendo precisi rituali di evocazione. I partecipanti alla seduta spiritica con rigoroso silenzio e assoluta concentrazione si riuniscono attorno ad un tavolo tenendosi per mano, formando una catena, il gruppo dovrà creare uno stato di connessione energetica con il medium, quest’ultimo utilizzerà l’energia del gruppo per richiamare a sé le forze necessarie per stabilire un contatto con l’aldilà.

E’ doveroso ricordare che i partecipanti alla seduta spiritica devono restare uniti tenendosi per mano intorno al tavolo per tutta la durata della seduta, se uno solo dei presenti abbandona il tavolo e interrompe la catena, lo spirito evocato resta intrappolato e non può fare ritorno al luogo di provenienza, questo porta a casi di poltergeist in cui lo spirito cerca di ottenere un ulteriore seduta spiritica per rimettere le cose a posto.

Secondo gli spiritisti durante la seduta spiritica quando si stabilisce un contatto con il mondo degli spiriti il tavolo dovrebbe scricchiolare o alzarsi leggermente da una parte, questi movimenti rappresenterebbero l’inizio della comunicazione con l’entità, dove lo spirito fornirebbe le risposte alle domande formulate dai partecipanti seguendo un preciso codice predeterminato attraverso dei colpi.

Sono diversi i metodi di comunicazione con le Entità Spirituali, vediamone alcuni:

  • La tecnica della trance: in questo caso il medium nel momento in cui raggiungerà una determinata condizione ipnotica, parlerà e generà risposte per conto dell’entità evocata.
  • La tavola Ouija: questo strumento ha inciso le lettere dell’alfabeto e i primi dieci numeri (da 0 a 9) su questa tavola va collocato un piccolo triangolo di legno adagiato su una struttura che scorre facilmente, solitariamente si adagia su delle sfere di cristallo. I partecipanti alla seduta insieme al medium pongono il dito indice sul triangolo e questo indicherebbe in successione le lettere e le cifre scritte formando delle date, parole, cifre e frasi.
  • Un ulteriore metodo di comunicazione avviene disponendo a cerchio su di un tavolo lettere e numeri ritagliati, in questo caso come tavoletta di indicazione si usa una moneta o un bicchiere.

Vi sono pareri diversi che riguardano le sedute spiritiche, secondo alcuni studiosi su tutto domina la presenza di una Divinità che svolge una funzione precisa, vietare alle entità di interferire col libero arbitrio dell’uomo, fornendogli soluzioni ai problemi e informazioni che potrebbero aiutarlo al progresso materiale o spirituale. Altri studiosi ritengono che l’entità evocata non è il defunto o uno spirito preciso ma un Entità Spirituale che sta a confine tra i mondi dell’aldilà e l’aldiquà. L’esoterista Rudolf Steiner sostiene che nelle sedute spiritiche c’è una certa confusione sull’identità dello spirito evocato con cui si ritiene di parlare, difatti si tratterebbe solo della proiezione dell’immagine Akasha.

Al termine della seduta spiritica si ringrazia lo spirito intervenuto lasciandolo libero di andarsene perché, l’entità spirituale non accomiatata potrebbe restare prigioniera nel luogo di evocazione provocando strani fenomeni poltergeist. Le sedute spiritiche non hanno nessun tipo di riconoscimento scientifico, come anche i presunti fenomeni a loro legati.