Studio di cartomanzia e arti esoteriche
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Vediamo le origini del Rituale d’amore di Santa Sara
Santa Sara è nota anche con il nome di Sara la Kali (Sara la Nera) viene venerata il 24 maggio, è considerata la patrona da tutte le comunità Gitane, Sinti e Rom. Le reliquie di Santa Sara sono custodite nella cripta della chiesa nella città francese di Saintes Maries de la Mer, nella Camargue. Una antica leggenda narra che la Santa arrivasse in Europa con una piccola imbarcazione dalla Giudea nell’anno 40 d.C. Si pensa che fosse la serva di Maria Salomè e Maria Giacobbe. Esisterebbero molte altre storie e tradizioni sulla sua origine. Secondo la tradizione rom, Santa Sara era una gitana residente in Provenza, che salvò le due Marie da una tempesta. Santa Sara ha devoti sparsi in tutto il mondo e secondo quest’ultimi le richieste alla Santa difficilmente vengono inascoltate.
Il rituale d’amore di Santa Sara è richiesto per tutte le problematiche che riguardano la sfera sentimentale:
-propiziare un incontro con l’anima gemella
-legare a se una persona
-consolidare un rapporto di coppia
-eliminare le crisi di coppia
-far tornare la persona amata riconciliando la coppia
-propiziare un matrimonio
-propiziare la fedeltà del partner e proteggere la coppia da eventuali tradimenti
Quando si svolge il rituale d’amore di Santa Sara
Secondo la tradizione esoterica il rito va eseguito di venerdì all’alba durante la Luna crescente. Procurarsi una corda di canapa lunga un metro, una candela bianca, dell’incenso olibano, una foto della persona interessata, un foglietto di carta pergamena, un pennarello verde. Accendere l’incenso e la candela bianca, rilassare la mente, afferrare la corda nelle mani e pensare intensamente al desiderio che si vuole ottenere, rivolgere con rispetto, devozione e amore il pensiero alla Santa e recitare la seguente orazione “Per il potere unico che attua per me ed attraverso me, invoco te Santa Sara, affinchè entri in questa corda con la tua forza, affinchè la carichi ed in essa permanga ogni bene. Con uno inizio l’incanto (fare un nodo alla corda) con il secondo nodo diventa reale ,con il terzo nodo così sarà, con il quarto nodo il potere conserva ,con il quinto nodo è vivo il sortilegio, con il sesto nodo lo fisso, con il settimo nodo avrò successo, con l’ottavo nodo sarà destino, con il nono nodo sarà mia la realizzazione. Lega attraverso questi nodi (indicare il proprio desiderio) Così sia. Opcha, Opcha, Opcha” Al termine dell’orazione scrivere sul foglietto di carta pergamena i nomi delle persone coinvolte nel rituale e il proprio desiderio. Avvolgere il foglietto di pergamena e la foto con la corda, nascondere il tutto in un posto riservato della casa.