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Vediamo la storia del Rituale d’amore di Sant’Elena
In Italia Il 18 agosto si festeggia Santa Elena, madre dell’imperatore romano Costantino, alla quale si attribuisce il ritrovamento della croce di Gesù.
Il rituale d’amore di Sant’Elena ha antiche origini gitane. Il culto di Sant’Elena è presente anche nei culti sincretici fra la religione cattolica e la tradizione youruba, una fusione di credenze, riti e pratiche esoteriche diversificate in tutto il pianeta, ogni luogo ha un preciso nome: Santeria a Cuba; Candomblé in Brasile; Vudù ad Haiti; ecc.
Il rituale d’amore di Sant’Elena è considerato uno dei più potenti ed efficaci riti d’amore, può essere svolto per consolidare una storia sentimentale, per legare a se una persona, per riconquistare un amore perduto, per trovare l’anima gemella e per tante altre situazioni che riguardano la sfera sentimentale e le problematiche di coppia.
Il rituale d’amore di Sant’Elena va eseguito nel pieno rispetto dei sentimenti altrui, queste pratiche vanno espresse esclusivamente se alla base c’è un vero sentimento, mai agire per un capriccio o vendetta. E’ sempre consigliato rivolgersi ad un operatore esoterico per essere aiutati e affiancati nelle varie fasi della cerimonia esoterica.
Come si svolge il Rituale d’amore di Sant’Elena
Nelle ore serali accendete dell’incenso olibano e una candela bianca, sedetevi comodi e adagiate difronte a voi un’immagine di Sant’Elena, stringete tra le mani la foto della persona amata e pensate intensamente al vostro desiderio. Rivolgete il pensiero alla Santa e con amore, sincerità e fiducia rivolgetegli l’orazione a lei dedicata ripetendola per sette volte “O Gloriosa Sant’Elena tu che sei la regina di Gerusalemme, con l’angoscia e la devozione con le quali bramasti la Croce di Cristo, ti imploro così che tu mi possa donare la grazia di Dio. Aiutami affinchè il mio desiderio d’amore possa essere raggiunto grazie alla tua intercessione. Con immensa gratitudine ringrazio. Ti saluto.