Il rito della fascinazione

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Secondo la tradizione esoterica il termine dialettale “Lu ‘nfascinu” fa riferimento ad una forma di “maleficio” lanciata anche in modo involontario per mezzo dello sguardo.

Nella nostra penisola specialmente in alcune zone del meridione il rituale della fascinazione era ampiamente utilizzato. Il rito prevedeva una esplorazione preliminare per capire se una persona era stata colpita o meno da un maleficio. La cerimonia esoterica veniva perlopiù espletata dalle nonne attraverso l’uso di una bacinella colma d’acqua dove si versavano alcune gocce d’olio.

Le modalità che possono trasmettere la fascinazione sono lo sguardo, i complimenti, le carezze e il contatto fisico. Le vittime dell’affascino possono essere praticamente tutti, i soggetti più vulnerabili sono le persone fragili come i bambini e gli anziani. Secondo la tradizione popolare i sintomi ricorrenti alla fascinazione sono: mal di testa, nausea, vomito, sonnolenza, perdita delle forze, febbre, spossatezza, dolori diffusi; va detto che in presenza di questi sintomi sarà necessario rivolgersi sempre ad un medico per verificare la motivazione del disturbo.

La fascinazione prevede una serie di riti:

  • riti di prevenzione: attivabili attraverso l’uso di amuleti, normalmente i più adoperati sono: il cornetto rosso; immagini sacre, sacchettini con polveri esoteriche, acini di sale, piccoli oggetti a forma di fallo.
  • riti di esplorazione o diagnostici: sono vere e proprie cerimonie esoteriche. Di norma si utilizzano orazioni, formule, preghiere, gesti e il piattino con acqua e olio.
  • rituali riparatori: formule, preghiere, orazioni, gesti e segni della croce ripetuti per 3 volte.

Va fatta una chiarezza per quanto riguarda l’utilizzo del piattino con acqua e olio, in genere ha una funzione esplorativa ma il suo uso si spinge fino alla fase riparatoria, è parte integrante della cura e per verificare se la persona è libera dalla fascinazione.

Un altro metodo per scongiurare ed eliminare l’effetto dell’affascino sono il bacio e lo sputo, sono chiamati riti preventivi istantanei, si adoperano in tutte quelle circostanze che richiedono un gesto riparatore immediato.

Nelle credenze popolari che riguardano il concetto della fascinazione, vi è un altro elemento fondamentale, parliamo dell’acqua. La sua funzione oltre ad essere importante è molteplice, adoperata sia nel rituale di sfascinazione, nel rituale esplorativo che in quello riparatorio.

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